Il rischio radiologico consiste nella esposizione prolungata della popolazione a radiazioni “ionizzanti”. A differenza delle radiazioni “non ionizzanti”, la nocività di quelle “ionizzanti” è invece nota.
In Italia a partire dal 1987 gli impianti nucleari esistenti sono stati disattivati, per cui il rischio radiologico attualmente può essere rappresentato dalle seguenti fonti:
- incidenti a centri di ricerca, laboratori o luoghi in cui comunque si detengono o si impiegano sostanze radioattive;
- incidenti durante il trasporto di sostanze radioattive;
- incidenti derivanti da ingresso di materiale contaminato proveniente da paesi extracomunitari attraverso stazioni ferroviarie e marittime;
- incidenti derivanti da impianti nucleari ubicati oltre frontiera.
In questo caso il pericolo è rappresentato dalla immissione incidentale di radioattività nell’ambiente umano in dosi superiori ai valori stabiliti dalla normativa n materia (D.Lgs. 230/95 art. 96, comma 6, e ss.mm.ii. con il D.L. 241/2000). Le strutture che interessano il Comune di Monteroni che fanno uso di sostanze radioattive per scopi biomedici, industriali e di ricerca sono riportate nella tabella seguente:
DENOMINAZIONE STRUTTURA | UBICAZIONE (dist. da Monteroni) |
TIPO DI RADIOISOTOPO |
Università del Salento – Laboratorio di Biologia | S.P. 6 Lecce-Monteroni (km 1,5) |
Carbonio 14, Potassio 32, Selenio |
Università del Salento Istituto di Fisiologia Clinica, Collegio Fiorini |
S.P. 7 Lecce-Arnesano (km 1,0) |
Iodio 125 |
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