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Rischio elettromagnetico

In generale, con il termine di Elettrosmog si intende l’inquinamento derivante in genere da radiazioni elettromagnetiche non ionizzanti.

Il rischio elettromagnetico è un tipo di rischio tecnologico (che non appartiene alla natura) e quindi provocato dall’uomo. Esso è dato dalla esposizione prolungata della popolazione a radiazioni “non ionizzanti” provocate da varie fonti (impianti fissi di sistemi di telecomunicazioni e radiotelevisivi operanti nell’intervallo di frequenza fra O Hz e 300 GHz, Radar civili e militari, dagli apparati wireless, elettrodotti, ecc.).

Gli effetti nocivi alla salute umana di tali tipi di radiazioni non sono stati ancora dimostrati e sono tutt’ora in discussione tra la comunità scientifica.  Tuttavia in attesa di risultati specifici nel settore, la Regione Puglia attraverso la L.R. 8 marzo n. 5 del 2002 “Norme transitorie per la tutela dall’inquinamento elettromagnetico prodotto da sistemi di telecomunicazioni e radiotelevisivi operanti nell’intervallo di frequenza fra O Hz e 300 GHz” ha disciplinato tutti gli impianti fissi (telecomunicazioni e radiotelevisivi) presenti sul territorio regionale a sua volta disciplinati dal decreto ministeriale 10 settembre 1998, n.381 e operanti nell’intervallo di frequenza compresa tra 0 Hz e 300 GHz. Secondo l’art. 6 della L.R. ai Comuni spettano:

  1. i provvedimenti relativi alla installazione o modifica degli impianti di cui all’articolo 8;
  2. l’adozione di piani e/o regolamenti comunali per assicurare il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti e minimizzare l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici;
  3. l’adozione dei provvedimenti per l’esecuzione delle azioni di risanamento degli impianti di cui alla lettera a.
  4. la vigilanza e il controllo di cui all’articolo 12 della stessa L.R.

L’analisi effettuata nell’ambito della pianificazione di emergenza ha rilevato che gli impianti presenti sul territorio comunale di Monteroni sono a norma e rispettano i limiti imposti per legge, per cui si può affermare che sul territorio comunale non vi è il rischio elettromagnetico.

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