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Rischio ondate di calore

Il clima del Salento è tipicamente mediterraneo, determinato dall’azione mitigatrice del mare, che garantisce alla penisola estati eccezionalmente lunghe, asciutte e assolate (in media 2.600 ore di sole all’anno).

Per questo motivo spesso, in passato, in estate si sono verificati eventi di caldo eccezionale.

È ormai riconosciuta la pericolosità che le condizioni climatiche estive estreme possono avere sulla mortalità umana. Inoltre, da studi condotti sul valore delle temperature stagionali si è visto come le ondate di calore siano divenute, negli ultimi decenni, sempre più frequenti, passando da una condizione di eccezionalità ad una condizione di consuetudine.

Durante i mesi caldi le elevate temperature che si manifestano nelle ore centrali della giornata, unite ad una condizione di elevato contenuto di umidità nell’aria e ad assenza di ventilazione, possono generare condizioni afose in cui il calore percepito dal corpo umano è maggiore di quello reale; tali condizioni, chiamate “bolle di calore” o “ondate di calore”, possono provocare seri problemi alle persone affette da malattie respiratorie ed asma, alle persone oltre i 65 anni e ai bambini.

La difficoltà di respirazione è legata al fatto che la termoregolazione corporea, che avviene tramite la sudorazione, è impedita dall’elevato contenuto di umidità presente nell’atmosfera e di conseguenza aumenta la quantità di vapore espulso tramite la respirazione, rendendola più gravosa.

Nell’estate 2003 in Italia si è osservato come l’onda di calore patologica per la salute umana fosse “un periodo di almeno tre giorni con temperatura massima dell’aria superiore a 30 °C”.

Per quanto riguarda il pericolo bolle di calore sostanzialmente tutto il territorio comunale risulta potenzialmente soggetto in egual misura, in quanto è tutto alla stessa quota altimetrica.

Dal punto di vista del rischio per la popolazione, le zone a maggiormente soggette sono i centri abitati maggiori, dove si ha un elevato numero di persone e dove la concentrazione di edifici e di spazi chiusi aumentano il ristagno d’aria; inoltre il riverbero del cemento delle costruzioni e dell’asfalto delle strade moltiplicano gli effetti delle ondate di calore. Il rischio bolle di calore può manifestarsi solo in alcuni periodi dell’anno, in particolare nei caldi mesi estivi e nelle ore centrali della giornata, dove le temperature sono maggiormente elevate (generalmente tra 1 giugno e 31 agosto).

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